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RECLUTAMENTO IN SANITA’ SECONDO GLI OTTOPROFILI

 

Il metodo OTTOPROFILI, applicato alla gestione delle risorse umane, consente di cogliere, da una attenta osservazione dei particolari e dei dettagli personali, il profilo psicologico, il talento, i ruoli professionali maturati, delle persone incontrate durante i colloqui di reclutamento.

L’articolo che Vi proponiamo evidenzia l’applicazione del Metodo OTTOPROFILI in otto colloqui per conto di un istituto sanitario, per individuare ruolo ed il livello di responsabilità dei candidati.

Per questi incontri non è stato richiesto alcun curriculum, nessun test, nessuna presentazione, l’unico requisito chiesto:

       presentarsi al colloquio con il look di un giorno qualunque.

 Il metodo di OTTOPROFILI suggerisce un’attenta osservazione dei molti particolari che parlano chiaramente del profilo psicologico di ciascun pretendente, del suo talento e della professione che ha maturato.

Nel primo incontro si nota immediatamente, una signora che entra nella stanza visibilmente impacciata, con gli occhioni grandi, viso dolce e sguardo emozionato, ti dà la mano morbida, umida e tremolante, con un corpo tondeggiante, abiti semplici e indossa le ballerine. Sai benissimo che questa donna sarà una candidata alla mansione di infermiera, segretaria, portantina, addetta alle pulizie.

Nel secondo colloquio, con l’aria severa dietro gli occhiali fini ma squadrati, con un trucco leggero e femminile, c’è una donna che Ti si avvicina dandoti la mano fine ma decisa, noti gli anelli di valore e le unghie curate, osservi la sua capigliatura raccolta, nel suo sguardo leggi la responsabilità, non puoi che rimanere affascinato dal suo foulard ben messo su un tailleur blu scuro, le sue caviglie fini e tanto femminili che vanno a finire nel decoltè con tacco di 4 centimetri. Tutto è così simmetrico e armonioso e tu sai che hai di fronte a te la candidata per caposala, coordinatrice responsabile di reparto o responsabile della mensa.

Nel terzo meeting, rimani rapito dal sorriso, ma che sorriso! Dalla presenza espansiva di quest’altra persona. Senza una parola intuisci una voce sicura di sé, appare uno ambizioso e determinato. La stretta di mano è reverenziale e la sua mano curata come del resto tutto il suo essere. Nulla fuori posto, la sua cravatta, il suo doppio petto pare essere cucito su misura, noti dei gemelli di manifattura preziosa, lo sguardo scende verso le scarpe di cuoio fine e appena lucidate. La presenza di quest’uomo riempie la stanza, il suo carisma sprizza da ogni poro anche senza parlare e tu non hai dubbi di avere a che fare con un nuovo direttore sanitario o un primario.

Nel quarto, Ti si avvicina una donna con i capelli lunghissimi, il suo colore grigio naturale è in armonia con il suo viso senza trucco, pieno di rughe che danno l’impressione di bontà e saggezza. Un po’ schiva ma non timida. Una postura fiera ma non troppo disponibile al dialogo. Gli abiti lunghi e morbidi senza alcun accenno alla sensualità che si potrebbe nascondere sotto. Le scarpe di cuoio parlano chiaramente che hai a che fare con un soggetto adatto alla pet-therapy, insegnante di meditazione o yoga che ormai fanno parte della società occidentale e che apportano grandi benefici ai pazienti grandi e piccini.

E poi arriva lui: uomo di media statura, longilineo, testa piccola, viso squadrato, capelli corti, sguardo vivace e attento, tutto d’un pezzo, hai l’impressione di un’energia rapida e pronta, indossa un abito spezzato, la camicia bianca sbottonata, una cintura sportiva molto marcata e le scarpe di ottima qualità di stile sportivo. Avverti la tonicità e sai bene che di fronte hai un chirurgo di pronto soccorso e che il rendimento di questa persona sarà oltre la media.

Il prossimo candidato si presenta al contrario dell’altro: con molta calma senza guardarti negli occhi. Gli occhiali con le lenti da miope non possono però nascondere uno sguardo profondo. Avverti subito la sensazione di affidabilità, di un’immensa pazienza. I capelli, il suo volto, i suoi abiti come se fossero tutti dello stesso colore. Capisci che quest’uomo fa di tutto per essere invisibile. In mano tiene la sua cartella di cui non si può mai separare, è un pezzo della sua vita, chissà quante ricerche contiene. Nulla è vistoso su di lui eppure sai di avere a che fare con una grande personalità. La personalità che farà per noi le ricerche/ gli studi/ insegnerà ai futuri medici.

Ci sono ultime due persone da reclutare: la penultima entra sbattendo la porta, la sedia su cui si siede lontano dalla tua scrivania per avere molto spazio vitale fa tanto rumore ma non ci bada. Ti scruta con lo sguardo inquieto e molto maschile. Nessun sorriso di circostanza, quasi scocciato. Come orientarsi con una persona vestita tutta di nero con evidente disinvoltura? Un velo di mistero avvolge questo essere inquieto e spigoloso e tu sospetti di avere a che fare con un’intelligenza fuori dal comune. Questa persona sconvolgerà lo stato attuale dell’ospedale da livello organizzativo a livello scientifico. C’è bisogna di riorganizzare l’istituto? Hai trovato la persona giusta. C’è bisogna di incentivare la ricerca scientifica? Hai di fronte a te il candidato perfetto.

Arriva l’ultima persona. È una donna di media statura, compatta e tonica. Arriva divertita e allegra. I capelli cortissimi, il trucco forte, i jeans strappati sulle ginocchia, una giacchetta coloratissima, le scarpe con il tacco vertiginoso. E a te viene voglia di mettere su quel bel visetto un naso da clown – eh sì! Questa sarà la sua mansione – la clown-terapia. Quanti bambini passeranno meglio la loro degenza in ospedale? A quante persone allevierà la paura che vige negli ospedali? Quanti pazienti combatteranno la famigerata noia che porta alla depressione?

Il lavoro sta per terminare. Non resta che presentare tutti e dare la giusta considerazione a tutte le otto figure professionali. Spiegando bene le caratteristiche di ciascun profilo, insegnando a conoscere le differenze tra di loro.

Quelle differenze che possono dare luogo alla critica, giudizio, disprezzo, derisione, umiliazione e quant’altro. Quelle differenze che altrimenti possono creare una conflittualità nella squadra. Quelle differenze che diversamente non favoriscono il clima di collaborazione ai fini lavorativi.

Conoscere il proprio profilo e quello degli altri colleghi permette di acquisire maggiore tolleranza e rispetto  personale e professionale.

La squadra è pronta

e

 gli ottimi risultati sono in arrivo!