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Amore malato… il narcisista classico e mascherato a confronto  

Il narcisista classico:

L’immagine del narcisista classico può essere a prima vista scambiata per la persona di successo. Vediamo insieme di approfondire invece le caratteristiche di riconoscimento:

  • pensa solo a sé stesso
  • vanitoso, spaccone e spesso simpatico
  • superbo e seduttore
  • si sente il più bello e il più affascinante
  • ha bisogno costante di essere ammirato
  • ha sensazione esagerata di essere importante
  • agli altri propone la convinzione di essere invidiato ma è lui stesso a provare l’invidia nascosta
  • non sopporta in nessun modo la critica
  • sotto la maschera della sicurezza e del carisma vi è un’incolmabile sensazione di vuoto
  • l’arroganza, la superiorità e la critica lo salvano dalla depressione
  • il contatto con sé stesso (autoanalisi, retrospezione, meditazione, autoipnosi) gli procura un dolore intollerabile

Quando il narcisista trova un partner/amico/socio:

  • all’inizio è splendido, propone l’illusione di un mondo incantato dove tutto è possibile, dà la sensazione di un grande amore da romanzo, fa sentire il proprio partner unico, prescelto e di qualità straordinarie, egli invece si mostra privilegiato e onorato
  • dopo breve periodo di innamoramento e idealizzazione segue la seconda fase, della svalutazione e della critica
  • è incapace dell’autentico interesse al proprio partner e di provare empatia, non pensa e non considera i bisogni altrui
  • critica il proprio partner fino a sentirlo insicuro e al tempo stesso fortunato perché ha lui accanto
  • fa diventare il proprio partner completamente dipendente dal suo parere e incapace di fare qualcosa da solo
  • manipola l’altro tanto da spingerlo a tagliare i ponti con gli altri, lo isola
  • rende il proprio partner servizievole
  • colpevolizza il proprio partner di ogni cosa, i meriti invece sono sempre solo suoi
  • è infedele, abbandona facilmente il proprio partner per cercare nuove prede dalle quali nutrire la propria autostima
  • è capace di dire qualunque bugia come strumento per ottenere quello che vuole
  • il partner non si sentirà mai amato, compreso e supportato, e facilmente entrerà nella ricerca del proprio errore comportamentale o peggio caratteriale, facendo di tutto di correggerlo. Cercherà altri modi per saperlo prendere in modo da farlo cambiare. Ricerche e sforzi inutili: come per tutti ma particolarmente per il narcisista, cambia solo se avverte che nella sua vita qualcosa non va, e questo gli procura un disagio tale da sentire egli stesso la necessità di guardarsi dentro e … vedere le proprie ferite, curarle e ri-attivare l’amore vero, sia per sé stesso che per gli altri.

Il narcisista mascherato:

L’immagine collettiva dell’uomo di successo è cambiata: non basta essere vincente, carismatico, con la capacità di affermazione, guadagnare tanto denaro, ecc. La società chiede anche altro: l’altruismo, la disponibilità, la carità, la misericordia, la bontà. Tanto più è quindi difficile riconoscere il narcisista moderno, la persona che finge di essere buona per il proprio tornaconto. Quasi questo disturbo si fosse col tempo evoluto tanto da assomigliare a una filosofia di vita, così diffusa che può essere difficile vederla.

Il narcisista moderno, il finto buono, manda in scena, al momento opportuno, la propria maschera, ovvero il suo finto eroe altruista, quello che si sacrifica per gli altri ma seguendo un’unica strategia: diventare indispensabile per trarne dei vantaggi. Interpella le persone adatte che con il tempo faranno l’affidamento su di lui. Non chiedendo nulla in cambio sa bene che così diventa presto importante e insostituibile. A te piace pensare che una persona possa fare qualcosa per te senza chiedere apparentemente nulla in cambio.

Ma un giorno, volendo fare qualcosa da solo, averti un senso di colpa per lui, incomprensibile, e anche se non ne senti più bisogno di lui, lui ti fa capire che vorrebbe che ne avessi ancora. La felicità raggiunta grazie a lui, ormai unico confidente e unico punto di riferimento, viene sabotata. Tu tardivamente cominci a sospettare del baratto. Ma come mai non te ne eri accorto prima? Perché eri così tanto preso dai tuoi problemi da non accorgerti ….

Il narcisista mascherato è una persona spesso sola, senza una rete famigliare e di amici, senza i suoi pari. Risulta simpatico e attacca bottone come il narcisista classico, ma instaura solo un tipo di rapporto, scegliendo con cura le proprie vittime: persone anche di successo che però stanno attraversando un periodo di particolare stress, fatica, oberate di lavoro e impegni vari. Ecco che entra il narcisista moderno con il suo tempo, con il suo denaro, con il suo impegno, con le sue conoscenze, con il suo sorriso sempre accogliente (ma come fa a sorridere sempre? Pare che lui non abbia mai un problema!), con la sua spalla su cui piangere …

Anche lui, come il narcisista classico, sotto la maschera della sicurezza e del carisma ha la sensazione di vuoto a seguito delle ferite dolorose. Anche per lui il dolore intenso gli impedisce della retrospezione, dell’autoanalisi e quindi una possibile cura. Fintanto che non arrivi il suo momento di … apertura.

Ma a differenza del narcisista classico, quello mascherato non ti lascia, non ti abbandona. Non appena avverte che tu non abbia più bisogno di lui, toglie la maschera ed il suo atteggiamento cambia radicalmente. Non ti capaciti dell’aggressività che egli scatena contro di te, peraltro invisibile agli occhi esterni. Gli stessi occhi che sono stati allontanati quindi difficilmente sono ora disposti ad aiutarti.  Sei tu da solo a dover vincere i sensi di colpa, rendendoti conto delle tue capacità. Devi, inoltre, uscire dal tuo ginepraio dei tuoi problemi e valutare la situazione con un distacco emotivo da poterlo lasciare per liberartene definitivamente. Sei tu a dover agire per il tu bene, per la tua sopravvivenza, per la tua libertà, per il tuo sorriso e gli amici che avevi perso. Coraggio!

 

Quando il narcisista mascherato trova un partner/amico/socio:

 

Lui:           Faccio con piacere tutte queste cose per te, ti    vedo quanto ne hai bisogno!

Lei:           Quanto sei gentile!

Lui:           E’ un periodaccio per te. Ma ora ci sono io.

Lei:           Che bello sentire che ci sia sempre qualcuno       per me

Lui:           Puoi contare su di me

Lei:           Sento la tua forza accanto a me

Lui:           Non hai più bisogno di cercare gli altri quando ti serve qualcosa!

Lei:           E’ vero, sei eccezionale, ma come fai?

Lui:           Basta che mi pensi e io ci sono.

Lei:           Adoro la tua presenza e la tua protezione! Eh! Ti amo!

Lui:           Nessuno ti vorrà bene come te ne voglio io!

Lei:           Tu sì che mi capisci.

Lui:           Che fai domani?

Lei:           Esco con amica.

Lui:           Ma come? Mi sono liberato per te e tu mi    preferisci alla tua amica?

Lei:           Hai ragione, abbiamo così poco tempo per stare insieme…

Lui:           E poi la tua amica, ehm, insomma, mi pare un po’ invidiosa di te…

Lei:           Magari fossero tutti generosi come te!

Lui:           E il tuo progetto lavorativo?

Lei:           E’ bloccato, non so proprio come andare avanti.

Lui:           Ci penso io!

Lei:           Sei il mio salvatore.

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Lei:           Domenica devo andare a pranzo dai miei quindi non ci vediamo.

Lui:           Ma cara, ti accompagno io e porto un bel regalo a tutta la famiglia!

Lei:           Ma è prematuro presentarti ai miei!?

Lui:           Non dirlo mai più, ti ci vuole un cavaliere!

Lei:           Stasera voglio leggere il mio libro nuovo.

Lui:           Ti faccio compagnia!

Lei:           Ma i tuoi amici?

Lui:           Sei tu il centro del mio universo!

Lei:           Prima che arrivassi tu nella mia vita dovevo sempre fare tutto da sola, i miei non avevano il tempo per me, sono dovuta crescere da sola. Ma ora ci sei tu!

Lui:           Te l’avevo detto che non ci sarà mai nessuno che ti vorrà bene come te ne voglio io. Ricordatelo!

Lei:           Mi ha chiamato la mia amica per uscire insieme.

Lui:           Con quella invidiosa di te? Fà pure!

Lei:           Ho trovato un nuovo socio per il mio progetto!

Lui:           Quello giovane ed inesperto? Ho sentito il peggio su di lui! A tuo rischio!

Lei:           Voglio finire di leggere il mio libro stasera!

Lui:           Mi sento proprio depresso e non me ne capacito…

Lei:           I miei hanno organizzato una festa a sorpresa per mia sorella!

Lui:           Beata la tua sorella. Io non ho proprio nessuno chi mi preparerebbe una festa.

Lei:           Ma io vorrei andarci.

Lui:           Bella ricompensa per tutto quello che ho fatto per te!

Lei:           Faccio un viaggio con la mia nipote … ma ti telefonerò ogni minuto!

Lui:           Certo! Non ti servo più per organizzarti i viaggi, vero?

Lei:           Oggi ho dovuto chiamare l’idraulico per un guasto in casa!

Lui:           Mi sento come una caramella: succhiata e la carta gettata nel cesto di spazzatura.

Lei:           Natale lo voglio passare sola con la mia famiglia perché mi ero accorta che l’altra volta non siamo stati molto bene tutti insieme.

Lui:           Ti sono grato che mi fai conoscere chi sei veramente.

Lei:           Scusami ma oggi non mi va di uscire.

Lui;           Sto scoprendo la tua vera essenza egoista.

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Ecc., ecc… fino al momento in cui

  • non cerchi più di cambiarlo
  • non pretendi più che lui capisca il tuo allontanamento
  • non credi che per liberartene egli debba essere d’accordo con te
  • capisci che allontanarti in silenzio sia l’unico modo
  • capisci che “Eliminare le persone nocive dalla propria vita non significa odiarle. Significa avere rispetto per sé stessi.” (Sigmund Freud)

 

Che fare per non cadere vittima del narcisista?

  • Renditi conto del tuo periodo stressante. Non arrivare all’estremo delle tue forze per creare una condizione di esaurimento dove perdi il contatto con te. Chiedi l’aiuto se ti serve a chi non si sia proposto prima ancora che tu avessi bisogno. Non aspettarti il mutuo soccorso e non appoggiarti mai.
  • Diffida dal troppo altruismo e dalla troppa disponibilità. È bello sapere di poter contare su qualcuno nei momenti difficili, anche quando ce la si fa da soli. Ma non ha nessun senso che una persona si proponga a ogni occasione di aiutarti, se non quello di appagare il proprio bisogno narcisistico di essere indispensabile per qualcuno.
  • Osserva con attenzione la persona nuova che entra nella tua vita. Studia il suo stile di vita, se è fatto di interessi sani, di rapporti reciproci, se ci tiene alla propria felicità ed è in grado di accettare la felicità ed il successo altrui.

 

Luglio 2017                                                  Dr. Kateřina Krátká

VITTIMA E CARNEFICE

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Una vittima è una persona che soffre per il comportamento di un’altra persona definita carnefice. Chiunque può diventare una vittima. Qualunque vittima può diventare carnefice e viceversa. Quello di vittima è un ruolo momentaneo, è una condizione che noi assumiamo in un singolo evento. Non si è vittima ma si FA la vittima. Si può smettere di fare la vittima in qualsiasi momento. In qualunque momento si può passare dalla condizione di vittima a quella di carnefice e viceversa. Il vero carnefice è sempre uno sconosciuto. Il carnefice che conosci è un falso carnefice. Il falso carnefice non è altro che te stesso. La vittima psicologica è sempre una vittima nevrotica. Se tu soffri per quello che fanno gli altri della loro vita, la colpa non è degli altri ma tua che ti crei aspettative fuori dalla realtà, cioè nevrotiche; e quindi sei una falsa vittima, sei soltanto vittima di te stesso.  La legge psicologica dice che nessuno può far soffrire nessuno. Ognuno ha diritto di fare quello che vuole della propria vita. E’ il senso di colpa della altrui sofferenza che dà corpo alla figura del carnefice. Se uno si sente in colpa automaticamente passa per carnefice anche davanti a se stesso. Chi crea negli altri un senso di colpa facendo vittima è un carnefice mascherato da vittima. Chiunque ti induce un senso di colpa lo fa soltanto per dominarti. La colpa c’è soltanto quando qualcuno compie un atto malvagio intenzionalmente. Per smettere di fare la vittima in un rapporto nevrotico bisogna rompere il rapporto. Nessuno può fare il carnefice se non c’è qualcuno disposto a fare la vittima. Ogni nostro accadimento è una conseguenza dei nostri atti. Niente avviene senza una causa. Il saper vivere, il saper navigare vuol dire che le persone intelligenti si adattano alla vita; i pazzi pretendono che la vita si adatti a loro. Non puoi stupirti e considerarti una vittima se incappi in un avido, in un disonesto o in un imbecille – sei solo vittima di te stesso, della tua ingenuità e della tua inesperienza, pensando che il mondo ce l’abbia con te. Cerchi di colmare la mancanza di amore e attenzione per te stesso con l’amore e l’attenzione per gli altri. Ma l’amore e la stima di se stessi e degli altri si guadagnano soltanto in un modo: crescendo, diventando adulti, imparando a procurarsi il cibo ed il tetto sopra la testa da soli, a difendersi dai pericoli da soli, a superare le difficoltà da soli, senza l’aiuto di nessuno, senza l’incoraggiamento di nessuno, senza il supporto di nessuno. Solo cosi ci si libera dall’angoscia della solitudine e dalla paura di vivere, dal sentirsi vittima e dal fare la vittima.